martedì 25 ottobre 2011

parentesi settembrina:diario di una lunghissima convalescenza 1°parte


Comincio a postare le pagine del libretto che sto preparando qui dal mio e sul mio letto.
alcune cose sono ancora incomplete, ma rende l'idea di cosa sto passando.
Il libretto è formato da pagine spalmate di colore a olio bianco, su cui ho disegnato con pennarello, applicato testi stampati e rilavorati  e dipinto con colori a olio.
Faccio una modifica per fare vedere meglio le illustrazioni.
Il libretto vero nella versione cartacea, verrà pubblicato alla fine (???!!!)
e adesso sostiuico alcune pag del libretto  solo con i disegni oppure li aggiungo.


Parentesi settembrina


RM colonna lombo-sacrale
n° accettazione EST/2011/20805 data esame 05/09/2011
Esame condotto mediante sequenze FSE, secondo piani sagittali, assiali e coronali, in condizione di base.
Nelle immagini T2 dipendenti si osservano alterazioni di segnale dei dischi intersomatici L4-5 e L5-S1 per fenomeni degenerativi. A livello L4-5 si apprezza una protusione discale posteriore ad ampio raggio, priva di significativa impronta sul sacco durale.  A livello L5-S1 è presente una voluminosa ernia discale in sede paramediana sinistra, che oblitera parzialmente l’aditus foraminale, comprimendo e dislocando posteriormente la radice corrispondente, che appare tumefatta. Non si rilevano ulteriori ernie discali. I metametri ossei del tratto esaminato sono normo-allineati e di altezza conservata. Si segnala soltanto la presenza di un angioma somatico di L5. Regolare l’aspetto del cono midollare situato in L1.In via collaterale si segnala la presenza di due formazioni cistiche contigue in sede assiale dx, di verosimile natura funzionale.Utile valutazione ecografica mirata.


DOLORE







DOVE? Qui, Qui, Qui,,,,,


NON POSSO
Non posso alzarmi tranquillamente o non posso traquillamente alzarmi così: HOP! non posso. Se proprio devo ci devo pensare:”ecco, ora mi alzo” mi giro sul fianco destro,mi tiro su, metto giù i piedi....piano, piano mi alzo tenendo il busto in avanti. Una volta alzata non posso stare in piedi per più di 7,8 minuti, a volte anche meno. Quindi non posso muovermi, uscire, camminare, andare in macchina. Non posso fare una lunga doccia, solo veloci, veloci ma piano, piano, anche lo shampoo, sempre piegata un pò in avanti. Non riesco a stare seduta bene sulla tazza del gabinetto mi fa male appoggiare la gamba: ho provato le  tavolette dei due bagni, forse una è meno peggio dell’altra. Non posso cucinare, scegliere quello che vorrei mangiare e prepararmelo.Non posso vestirmi con qualsiasi cosa, la pelle, sensibilissima, rifiuta le stoffe rigide o non perfettamente lisce. Non posso andare in giardino a godermi il bel sole caldo; qui nella stanza anche se luminosa e ben esposta ho quasi sempre freddo. Non posso stare molto semisdraiata in poltrona, magari a guardarmi un film, nemmeno sul divano perché è troppo molle o troppo duro dopo che Alb ci ha messo due tavole sotto i cuscini per non farmi sprofondare.





PASSATEMPI 1
Posso stare per lunghissimi minuti sdraiata su un fianco, nella posizione di massimo riposo per la schiena, a guardare fuori dalla finestra fissando la pianta verde e bellissima, la canfora, che luccica sotto il sole all’ora di pranzo e si riempie di cinguettii e frulli d’ali nel tardo pomeriggio.
Posso stare per lunghissimi minuti a fissare il vento, fuori dalla finestra, muovere le chiome degli alberi.
Posso stare per lunghissimi minuti a vedere chi passa nel cielo: un aereo che va, uno che gira, uccelli che sfrecciano, altri che volano con leggere battute d’ali.
Posso stare per lunghissimi minuti sdraiata sul fianco con l’orecchio appoggiato sul letto a tamburellare, con le dita sul materasso, motivi che sembrano danze degli indiani siux.
Poi delle volte mi assopisco.






PASSATEMPI 2
Posso stare per lunghissimi minuti a contare i rettangoli che compongono il portaoggetti appeso al muro.


PASSATEMPI 3
Posso stare per lunghissimi minuti ad indovinare i libri letti che sono appoggiati sul cassettone.





VOGLIA DI FARE LE COSE 1
Allora, comincio a preparare le basi per i 2 libretti che voglio fare. Mi alzo dal letto piano, piano vado nello studiolo prendo fogli, colori a olio bianco, rosso, giallo, blu. Straccetto e base di cartone rigido per appoggiarmi. Torno in camera, mi metto sul letto e comincio a spalmare il colore sul foglio per ottenere una base omogenea su cui, una volta asciutta, poter lavorare. Sarebbe meglio farlo con i guanti, ma non ne ho. Mi servirebbe dello scottex, ma non mi posso alzare di nuovo. Sporco il copriletto, il tavolino, il golfino e i pantaloni. La stesura del colore viene uno schifo. Semisdraiata mi viene male all’osso sacro e al gomito. Basta. Ho le mani tutte bianche. Mi arrendo. Respiro, aspetto 10 minuti poi rimetto tutto al posto.
Quando cammino (!!!!) mi sembra di essere la lumaca di pinocchio.



VOGLIA DI FARE LE COSE 2
Oggi provo stando seduta/sdraiata sulla poltrona.
Mi prendo - sempre piano, piano - una scatola e ci metto dentro la bottiglietta dell’olio di lino, l’olietto diluente, il bianco. Mi faccio portare la cesta con i fogli.
Su un tavolinetto metto la scatola con l’olio e il colore su una sedia i fogli. Ho dimenicato lo straccetto, provo a spalmare il colore con un pezzo di scottex. Viene uno schifo. Mi alzo ahia, ahia, vado - piano, piano - a prendere un pennello. Torno, mi siedo, ma per aprire il poggia gambe sotto la potrona devo rialzarmi e spostare il tavolino e la sedia. Sono esausta, ma ci riprovo. Mi sistemo, prendo il colore; il pennello che ho preso è grosso e non entra nella bottiglietta del diluente. Allora verso un po’ di olietto, la bottiglietta gocciola, mi sporco i pantaloni, la maglia e la sedia, ma con il pennello riesco ad ottenere l’effetto che voglio. Faccio il primo foglio, poi il secodo, il terzo e via fino all’ultimo, poi li giro e li coloro anche dietro. Ho sporcato tutto, ma questa volta almeno ho i guanti, e i fogli sono venuti abbastanza bene. Mentre mi sbrigo a finire l’ultimo, perché la posizione che ho assunto adesso non è molto corretta, penso:
ma se facessi tutto il giorno la settimana enigmistica, faticherei di meno, no?







venerdì 14 ottobre 2011

ernia del disco

6° settimana a letto/poltrona/pochissimo in piedi
il mio punto di vista

quando mi alzo mi sento così

quando sto a letto (95% della giornata) cerco di fare qualcosa

strumenti di lavoro

copertina del diario: Parentesi settembrina, diario di una convalescenza
RIFLESSIONI