lunedì 28 novembre 2011

parentesi settembrina. Diario di una convalescenza 5° parte

Lunedì 28 novembre, molto melio. 
Osteopata


Ed eccomi qua, nuovamente in piedi, quasi completamente riavviata alla normalità.
Oggi vado dall’osteopata che mi sta aiutando in questa fase finale. Mi ha messo a dieta, mi ha tolto carboidrati e latticini e carne rossa ( ma và???). A pranzo posso mangiare verdurine cotte, riso, solo pasta e pane di kamut e carni bianche e a cena preferibilmente solo verdure crude e 2 o 3 noci. Bene, sono ligia e mi attengo scrupolosamente alla dieta. E faccio anche gli esercizi che mi ha consigliato: a carponi inarco la schiena mentre respiro e poi lascio andare l’aria e tiro giù la schiena; da sdraiata tiro su un ginocchio lo piego esternamente e faccio scivolare la gamba contro l’altra; da seduta sul tavolo con le gambe a penzoloni,la schiena ricurva e le mani dietro con le palme in sù, tiro su solo il collo e una gamba per volta; da seduta, su uno sgabello, ricurva mi srotolo cominciando dalla base della schiena e sù fino al collo; in piedi appoggio una gamba sul tavolo e mi ci piego sopra ,piano, piano, sempre respirando e espirando. Difficile da spiegare in parole.
Comincio a stare seduta senza troppo fastidio e cerco di camminare un po’ ogni giorno.
Perché la dieta? Perché è tutto collegato e siccome il mio apparato digerente è sensibile e soffre dell’acidità di alcuni cibi, irrita il peritoneo il quale a sua volta irrita il muscolo che affianca o avvolge - non lo so- i dischi vertebrali. Qualcosa del genere,insomma. 





parentesi nella parentesi settembrina


Intanto si è fatto il 19 novembre


Elogio al Principe


Oggi ho saputo che Prince Faster non trasmetterà più da Radio Rock. Era già da un po’ che non lo sentivo, perché a casa non mi ricordo mai di accendere la radio, mentre in macchina la radio è sempre accesa: alle 8,30 o alle 9 rai tre, se capita il pomeriggio rai tre, ma dalle 18 in poi se c’è Prince è RR. Ma non in quanto Radio Rock, ma solo ed esclusivamente per Prince Faster. Questo signore non solo è capace di parlare il linguaggio radiofonico -che molti nella stessa radio non conoscono o non sono in grado di parlare-  dicevo non solo è piacevolmente ascoltabile, ma soprattutto è un grande dispensatore di GRANDE MUSICA. Grazie a lui ho scoperto cose che non conoscevo e riascoltato brani e artisti che magari avevo dimenticato o non sentivo da tempo. Raramente “suonava” cose a me non gradite (giusto un po’ di metallo pesante, ecco i quel caso non lo ascoltavo). Ora sapere che non ci sarà più la sua trasmissione è veramente triste: la sua musica, i suoi consigli sulle novità, le play list...ma anche i suoi interessantissimi contatti al parlamento, il parere dell’economista e l’esperto di vini.
Salire in macchina, la sera dopo il lavoro, e ascoltare un brano che  appariva da un lontano passato (così improvvisamente Selling england by the pound, oppure un Chick Corea malinconico, o una deliziosa Grace Slick o un tormentato blues dei Led Zeppelin) mi faceva sorridere e mi faceva pensare che fosse stato proprio scelto per me. 
briiiividi...briividiiii
E in nome di questi brividi, caro Prince, non posso pensare che non ci sia una radio pronta ad ospitarti. Nel curriculum puoi scrivere che hai tantissimi fan, basta guardare i post nel tuo blog.
A presto, dunque.


lunedì 14 novembre 2011

Parentesi settembrina. Diario di una convalescenza 4°parte


I pollici doloranti

Allora, qualche giorno fa facevo l’appello dei vari doloretti:

attaccatura della coscia                 presente
retro coscia                                      presente
retro polpaccio                               assente
caviglia                                           presente
gluteo                                              pochino
L5 S1                                               pochino
pollici                                             presente

“Pollici?????? Come è possibile che mi facciano male i pollici?”
La risposta è arrivata il pomeriggio del giorno dopo, quando, mentre stavo leggendo a letto -naturalmente-, ho realizzato che anche il secondo libro di Jonathan Franzen ha 600 pagine, per lesattezza 622. E 600 + 622 fanno 1222. E quindi i miei pollici hanno sostenuto 1222 pagine,praticamente consecutive,al ritmo di 100/200 al giorno.
Ecco spiegato il mistero dei pollici doloranti.


Gioie dell’immobilità forzata

Sono le 18,30 sto leggendo da 4 ore e guardo fuori il vento negli alberi.
Il tempo (ore, minuti, secondi) ha assunto un altro significato.




GROUND CONTROL TO MAJOR TOM
...ma no in effetti è stata sicuramente la rilettura del fantastico -Il maggiore fatale- di Moebius a farmi venire voglia di disegnare questa cosa.
il tipo, che poi sarei io dice, riferendosi alla sua ernia (con cui è in contatto tramite quel dispositivo che ha in mano, mentre l'ernia è a bordo di un disco intervertebrale):

Questo duraturo interesse per la mia persona mi sorpende davvero.





The amen of calm waters
Lunedì 14 novembre
Mi aggiro un po’ per casa. Da una settimana, anzi 10 giorni riesco a preparare da mangiare. Cucino cose semplici, facendo molte pause.
Mi hanno detto che devo camminare, pochi minuti tutti i giorni, quindi faccio 2 minuti di passeggiata sulla stradina davanti a casa. Poi rientro e metto a cuocere le patate per il puré. Aspetto che si cuociano e mi siedo in poltrona con Wired. Oggi ho disegnato molto, stando a letto naturalmente, ho lavorato un po’ per l’agenzia, stando a letto naturalmente, ho parlato al telefono, stando a letto naturalmente, e adesso faccio il puré stando i piedi.
Passo le patate  e le faccio andare con latte e burro e sento che mi devo assolutamente andare a sdraiare. Il dolore comincia timido all’attaccatura della coscia, poi si aggrappa e si irradia verso la schiena, con simpatiche fitte alla caviglia. Spengo il fornello e vado in camera e mi sdraio sul letto.




Un posto davvero sicuro, penso.


 ANCORA GIOCHETTI ,MA NON ANCORA FINITO


lunedì 7 novembre 2011

Parentesi settembrina. Diario di una convalescenza 3° parte

Giovedì 13 ottobre
Sono alla fine della 6° settimana: 6° settimana a casa e 6° settimana quasi sempre a letto con qualche momento di svago in poltrona. Un po’ di miglioramenti: ho smesso di prendere le gocce codeiniche per dormire e riesco a farlo anche se mi sveglio ogni volta che mi giro. Dormo con 2 cuscini sotto le gambe quindi quando mi giro mi sveglio sposto i cuscini, poi cerco di riaddormentarmi. Secondo migliormento: quando sto in piedi riesco a stare dritta e non più piegata in avanti e cammino meglio. Ma quando sto in piedi, dopo poco, sento una fitta dietro alla coscia, o alla base del gluteo, o a volte dietro al ginocchio o nel polpaccio; altre volte tutte le possibili fonti di dolore insieme, democraticamente. Insomma la bestia è sempre lì attaccata. Mi sento meglio, mi innervosisco meno, ma non sapere quando finirà è pittosto faticoso e deprimente. La cosa che mi abbatte di più, però, è l’impressione di perdere tempo: allora mi organizzo per portare avanti uno dei mille progetti che ho in mente, ma lavorare sul letto è difficile e snervante. A volte nel bel mezzo di una spinta creativa, quando magari ho trovato la giusta combinazione di colore o l’idea che cercavo per visualizzare un racconto, mi accorgo che sdraiata a letto non riesco a dipingere o a disegnare o mi dovrei alzare per l’ennesima volta a prendere questo o quello. Bhè in quei momenti l’impulso di sbattere tutto per terra è forte. Allora mi fermo e aspetto che passi quel minuto o quell’ora, che a volte è quasi lo stesso.

Giochetti



8° settimana più 1 giorno

Gli alberi del bosco agitano le chiome al vento
Si sbracciano per farsi notare dal cielo.

Da qui a lì: 2 minuti e mezzo
la nuvoletta di destra ci ha messo 2 minuti e mezzo per uscire dalla mia visuale.
C’è vento in quota?


domenica 6 novembre 2011

Parentesi settembrina. Diario di una convalescenza 2° parte

Leggo

Zoo col semaforo - Daniele Piccirillo
L’insostenibile leggerezza dell’essere - Milan Kundera
L’ordine naturale delle cose - Antonio Lobo Antunes
Sunset Park - Paul Auster
L’analfabeta - Agota Kristof
Dove sei Mathias - Agota Kristof
Piero della Francesca
Romeo e giulietta - Shakespeare 
Il dio del massacro -Yasmina Reza
La manomissione delle parole - Gianrico Carofiglio
8 Racconti fantastici Akutagawa Ryunosuke
Consigli di un discepolo di Jim Morrison a un fanatico di Joyce - Bolano/Porta
Le correzioni - Jonathan Franzen
Libertà - Jonathan Franzen







Agopuntura
Il Dott. Zang è cinese, cinese del centro della Cina,
un posto tipo Ziang Chiang, Chiang Ziang. Vive a Loma da 10 anni, parla italiano con un forte accento cinese. Mi visita: mi tocca la gamba, il piede, la schiena: -Sì- dice un Sì molto secco e corto -mooolto infiammato ancola, 5 settimane TANTO TEMPO. Provare agopuntula. Mi punzecchia, schiena, gluteo, gamba e mano. Tic, tic, tic...non sento quasi niente, ma lui gira l’ago: -sentile, sì, Ora male, no?- Gli aghi devono stare mezzora. Quindi facciamo conversazione. -Qui sta tutta familia?- -Sì, cioè io, mia figlia e mio marito- -Glande casa e poi gialdino, glande. Ma qui molto campagna, città lontano. Un po’ città melio-. Dopo gli aghi mi mette dei cerotti cinesi alle erbe. Hanno un odore fortissimo e sono in buste colorate molto cinesi. Il Dott. Zang parla di tutto, anche di Bellusconi, hi hi.
Dalla seconda seduta chiede sempre: -Un po’ melio,sì? un po’ male ma un po’ melio, schiena dlitta, melio-.
Pasiensa ci vuole un po’.


60 ogni volta senza fattura. Speliamo melio.






Distrazioni